mercoledì 30 gennaio 2013

la nuova trasmissione televisiva "Dimmi di più"



Ciao a tutti e buongiorno anche alle persone che nessuno le saluta mai pubblicamente, ad esempio oggi saluto la categoria della gente che vende i calzini nei treni, e come saluto collaterale mando un bacio a quelli che vendono la fesa di tacchino negli autobus e quelli che regalano i reggipetti sugli aerei.
Oggi vi volevo dire in anteprima che sulla televisione generalista finalmente sta per partire un altro programma,che non è il solito programma che regala la medaglia ai nani che sanno a memoria la bibbia, al signore polacco con i capelli sotto i piedi o alla donna più veloce del mondo a cuocere le pizze fritte.
Questo programma si chiama "Dimmi di più". Praticamente una sempre in forma Gabriella Carlucci, vestita con gli abiti di Anna Carlucci, con una videoproiezione di Milly Carlucci sempre alle spalle e con il collegamento in diretta da casa del signor Antonio Carlucci (che non era a conoscenza di essere un parente e terrà quindi una faccia sorpresa durante tutta la trasmissione), farà sfidare numerosi concorrenti.
il primo concorrente è la signora Winona Stamani che purtroppo arriva impreparata in studio giustificandosi con il fatto che il marito, amante degli spifferi d'aria, si era posizionato tra la porta d'ingresso di casa e l'uscita e impossibilitata a rimuoverlo aveva dovuto chiamare il vicino Sandro Porticato che l'aveva convinto con un canto di uccello che l'aveva portato a piangere in quanto gli ricordava la sua infanzia a Guidonia Montecelio con la nonna senza denti che lo apostrofava con parole che iniziavano per f-, s- e ch- ma che non ricordava più bene. La signora quindi si presenta con un paio di pantofole scamosciate modello fly flot versione aviatore per signore di casa amanti dell'altezza con suola sdrucciolevole per salite su scaletti, sedie pieghevoli e scrivanie di ciliegio. La signora in preda al panico per la telecamera che le stava inquadrando le pantofole preme subito il tasto "Dimmi di più" e Gabriella Carlucci si avvicina con la poltrona dell'intervista e inizia a farle la prima domanda cioè quanto tempo è che non ascolta la canzone Cica Cica Bum Ci di Gianni Beccaria. Ovviamente Winona  estrae il jolly di protesta e Gabriella Carlucci viene immediatamente legata ad una barella da due vallette in costume da pupazzo economico ed è costretta a farsi un'ecografia alla tiroide e ad aspettare i risultati dietro le quinte.
La trasmissione verrà sospesa alle ore 22.15 e al suo posto verrà mandato in onda il cartone animato "Pietro e la banda del cartongesso"
Ciao e grazie,spero che sicuramente diventerete appassionati del programma Dimmi di Più e del ritorno delle sorelle Carlucci.

lunedì 28 gennaio 2013

il mio amico funebre



Perchè non siamo morti prima di Natale? Qualcuno ci aveva sperato. Io ci avevo sperato solo perchè non volevo restare solo io sopra alla terra, per questioni di non sapere come passare la giornata senza televisione parabolica. Perchè non muoriamo prima di Pasqua allora? aspettiamo.
Sto facendo questi pensieri dei becchini perchè non abbiamo una situazione color rosa in questo mondo dove ci troviamo, sinceramente se ci sta quello che si chiava gli animali in costume che si vuole mettere a comandare di nuovo qua in Italia, io preferisco se muoriamo tutti quanti perchè altrimenti un giorno un altro signore che si chiava magari la frutta in pigiama, chennesò, decide che vuole comandare e inspiegabilmente vince pure lui. Poi un giorno vince ai voti quello che comanda e si chiava le verdure in calzamaglia. anzi, speriamo che muore il primo della serie sotto a uno degli animali che si va chiavando.
Io tengo un mio amico che è un amante della morte, e quindi per me la morte non è più un tabù. Però dipende sempre se uno lo dice per ischerzo o no. Io quando lo dico, è sempre un fatto ischerzo. Lui non lo so. Speriamo di si. Oggi mi ha detto se ci posso fare il discorso dentro al suo funerale, io ho detto di si. Il mio amico vuole sempre che viene una bufera di neve e se lo prende, forse per aiutarsi dovrebbe vivere a Russia o almeno a Milano, qua ha voglia di aspettare. lui vuole essere un mito greco, potrebbe essere il figlio di Zeus e della dea delle ciavatte infradito, che lui un giorno decide di morire bevendo un siero malefico fatto di percoche con tutta la buccia spugnate nel limoncello,lui si avvelena  per rendere giustizia a tutte quelle persone che non sono mai state in puglia e in particolare sulla spiaggia di rosamarina. speriamo che diventa un mito greco così posso dire che lo conosco.
Lui al momento attuale ha dei problemi con la pressione come alle signore vecchie, problemi con il router della connessione di casa, problemi che non ha avuto il tempo di prepararsi il panino a casa e quindi si mette a tagliare il provolone in ufficio, ci credo che vuole morire subito. Ciao amico mio, come sono stata decadente per te, spero ti sia scesa una lacrima di tristezza, ciao, regalami le cime di rape quando muori.

mercoledì 23 gennaio 2013

La sigaretta elettronica


Con quella sigaretta elettrica mi parete tanti brucaliffi orgogliosi
che vi mettete a fumare nei luoghi proibiti
dentro al cinema, dentro al palazzo
sul luogo di lavoro, sopra all'1 barrato
col motorino elettrico dentro questa sigaretta che prende il fatto che volete voi e lo fa diventare vapore
e il fatto a gusto limone che diventa vapore
e il fatto a gusto prosciutto e mellone che diventa vapore
e il fatto a niente gusto che diventa vapore perchè uno è un fumatore con la serietà
col mezzo sorriso che nessuno vi può dire niente
e il sorriso lo tenete dietro alla vostra sigaretta
e nessuno lo vede
ma lo vedo solo io che mezza bocca è a sorriso e nell'altra mezza tenete la sigaretta
che vi mettete in bocca a come fosse un cannolo siciliano
a come fosse un bengala di capodanno che ha fatto fetecchia
E la tenete appesa al collo altrimenti vi scordate che dovete fumare sempre
mi raccomando,non vi dimenticate mai che tenete questa possibilità di fumare sempre
attenzione a non dimenticarvi di mettervela appesa al collo tutti
altrimenti non vi rendete conto che dovete fumare
che appena abbassate la faccia la vedete là appesa al collo
e pensate ah aspetta un attimo fammi fumare che non fumo da prima
per piacere non vi scordate di quella cosa che dovete fumare
di quel fatto dell'istinto che mo tenete a fumare sempre
per piacere,vi prego,non fate che vi dimenticate.

martedì 8 gennaio 2013

nichilismo telefonico


Da quando non mi vogliono concedere un finanziamento per il telefono dell'avanguardia mi sento nichilista, non mi so orientare nella vita, secondo me non esiste proprio la vita, non ci pensiamo che stiamo vivendo invece nella verità siamo tutti morti e per questo non ci fanno i finanziamenti.

Da quando la luce rossa al terminale di quel faccia di cavallo andaluso dopo una lampada trifacciale ha detto che non posso avere un cellulare della tecnologia io penso che niente ha più senso, che nessuno conosce la verità sulle cose, che tutti sanno le cose che gli interessano ma alla fine le cose che gli interssano sono sbagliate e quindi alla fine nessuno sa nulla. E questa luce rossa a voi vi pare che vuol dire finanziamento negato ma invece sotto sotto il finanziamento non si voleva negare a me, è solo che quel faccia di procione merda ha capito una cosa sbagliata.

Da quando ho saputo che non posso concedermi un telefono alla moda ho capito che voglio pensare che non esiste la giustizia, non esiste una cosa fatta con l'obiettività o una cosa fatta della cazzimma, non esiste l'onestà, non esistono le comodissime rate che potevo avere, non esiste la ragione, non esiste la moda dei vostri capelli a mezzo rasato a mezzo lungo, non esiste gesù che nasce a dicembre e dopo quattro mesi rimuore un'altra volta pure quest'anno, non esite la tariffa tutto compreso, non esiste quella strisciata sul paraurti che ho appena fatto a quella macchina e non esisto neanche io che dico che ben gli sta (ma non esisti manco tu e parcheggia meglio la prossima volta,che sfaccimma!), non esiste che la gente non ti saluta e non esiste neanche che la gente ti deve salutare per forza, non esiste il ragazzo con la faccia di un camoscio con l'autoabbronzante che mi dice che non posso avere il finanziamento, non esistono neanche i finanziamenti. ma il telefono invece esiste. E io vorrei tanto avere il modo di averci tutti i soldi del mondo, magari il telefono non ce la faccio a comprarlo tutto in una rata, però un'abbonamento per vedere la roma allo stadio al povero ragazzo dei finanziamenti glielo prendo.così si dà pace e il giorno dopo non crea un'altra ragazza col nichilismo che sbuffa come me dentro al negozio di elettrodomestici.