Buonasera a tutti, e dico buonasera perchè è passato mezzoggiorno e quindi per una regola di cortesia per voi io vi saluto nel modo giusto anche se comunque non sono stata mai molto concorda con questa regola che non si rende conto della luce del giorno però non vorrei affrontare questo argomento con voi, scriverò a margherita hack, ma vi volevo dire che ci ritroviamo qui con il consueto appuntamento dell'angolo della poesia simbolica dove la poesia vuole raccontare dei simboli e i simboli raccontano le storie della gente comune che oggiggiorno non sa che pesci pigliare, soprattutto al ristorante giapponese che vai a vedere bene ma è sempre cinese e uno giustamente si preoccupa.
Questa ode in forma di poesia si chiama La Macchinetta Distributrice
La macchinetta distributrice di schifezze
distribuisce la felicità,
soprattutto il lunedì quando la reincontri.
Distribuisce i caffè e le colazioni di gente addormuta,
distribuisce l'acqua agli assetati,
il tè a quelli con il poco della diarrea
distribuisce il chitammuorto di quando si incastra il soldo dentro,
mi avrebbe distribuito il mio pranzo
se solo non fosse stata spenta e se solo non fossi stata così fiduciosa che mettere il soldo dentro l'avrebbe fatta risvegliare
così improvvisamente
ti metto il soldo e ti svegli
ma invece no
ma la macchinetta non si svegliò
e io non ho mangiato
e questo destino mi vuole dire di non mangiare
non devo mangiare perchè l'estate è vicina
ma in fondo deve ancora venire Natale lo so
però l'estate non è mai tanto lontana quando vorresti smettere di essere una buatta ma ti concedi lo sfizio,
lo sfizio,il capriccio a forma di cracker, una soddisfazione di cioccolata,che bello usare questi nomi che fanno di me la pubblicitaria della mia stessa vita
ma uno sfizio oggi,uno sfizio domani e lo vedi che pari un buattone di pummarola?
Propongo una macchinetta distributrice di collera: tu metti il soldo e lei ti dice che sei chiatto.
Questo lavoro seduti ci logora le natiche.
Addio.
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RispondiEliminaFai venire voglia dei baccalà fritto e papaccelle.
RispondiEliminaE del profumo di frittura che resta in casa fino alla Befana.
W la citrosidina
Troppo divertente quest'ode, pubblicata sul mio blog:
RispondiEliminahttp://www.lagreca.it/blog/2012/12/03/pataterna-ode-alla-macchinetta-distributrice/