giovedì 28 marzo 2013

Romeo e Giulietta


L
​ 'altro giorno mi sono recata al teatro per vedere Romeo e Giulietta, una storia molto famosa che pare vada per la maggiore tra gli appassionati di amore in generale. Nessuno la sa bene questa storia, conosce solo i nomi e si fa buffone che sa come sono andati realmente i fatti ma non è vero niente. Visto che io ora l'ho saputa prima di voi ve la posso raccontare​ così se un giorno qualcuno mette in mezzo il discorso voi potete farvi buffoni meglio degli altri.



Romeo e Giulietta è una storia di gente che quelli dal lato di Romeo erano vestiti come dei mezzi gente poveri ,con i cappelli di lana, i giubbotti stracciati, le mutande che se le passavano di padre in figlio, tranne Romeo che si vestiva un poco meglio degli altri, ma non troppo perchè sembrava uno che in settimana sta sempre chiuso a casa e il sabato si veste per andare alla discoteca, ed era innamorato di una ragazza che si chiamava Rosalia mi pare. 


Questi della tribù di Romeo si picchiavano con le spade con quelli di un altro gruppo, i parenti di Giulietta. 


Si chiavavano a mazzate a ogni incontro e una volta hanno fatto vedere che si sono chiavati pure uno stereo in faccia che ha causato uno spostamento di naso di quello che l'ha ricevuto, che si chiamava Bentivoglio ed era il cugino di Romeo. 


Ad un punto della storia i parenti di Giulietta, che si vestivano un poco meglio, organizzano una festa di ballo perchè Giulietta diventa maggiorenne e Romeo con i suoi amici si recano a questa festa anche se non sono stati invitati e entra pure un ragazzo riccio che prende con la freccia romeo e poi prende con un'altra freccia giulietta e questi due quindi si vogliono fidanzare, nonostante romeo stava pensando a Rosalia,mi pare, fino a prima che gli arrivasse una freccia addosso. Ad un certo punto giulietta decide di affacciarsi al balcone e sotto si mette romeo e si dicono delle cose di amore e di voler passare all'anagrafe per cambiare il nome, rinunciando entrambi ad utilizzare un comune citofono per conversare. 


Romeo se ne va quindi ad uccidere il cugino della sua nuova fidanzata che si chiamava Timballo mi pare, non pensando comunque che se uno ti ammazza un parente, sotto sotto non fa una bella figura con la nuova ragazza appena conosciuta. 


Giulietta ad un certo punto si ricorda che lei si stava per sposare con un altro, si chiamava Patrizio mi pare, ma lei che aveva trovato un nuovo ragazzo si prende un veleno (non mi ricordo se il veleno era a bere o era a polvere perchè in quel momento mi sono un attimo addormentata). Quando mi sono svegliata la famiglia di Giulietta stava piangendo e pure Romeo stava mezzo morto e poi muore definitivamente. Quindi non si possono amare più da morti.

Questa è la storia dei due innamorati di Verona che potete raccontare ai vostri amici e la morale è che se vuoi amare una persona e ti ammazzi, alla fine non la riesci più ad amare perchè sei morto.  E se morite tutti e due vuol dire che non vi volevate amare. Mi sembra una storia un po'inutile, lo potevano dire all'inizio della storia che si volevano uccidere così si capiva subito che non si potevano amare.
ciao

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