sabato 10 dicembre 2011

Viva il vintage vol.3

Discussione sui piedi

E' importante,per la parità delle coppie di ogni cosa di cui siamo dotati
in coppia (tipo buchi di orecchie buchi di naso,buco di culo e farfallina
 avanti) e per la perfetta articolazione di noi palmipedi,che oltre che
ci accorgiamo delle mani che sono due noi ci dobbiamo accorgendo anche
dei piedi. che apparte che sono di numero due e ovviamente non lo
ripeteremo mai più, poi sono due mani messe ai piedi ed è una cosa che
nessuno che se ne vuole accorgere e che se uno nasce all’incontrario si
può sempre dire che tiene i piedi ma nella vera realtà sono le mani e
poi tiene le mani che stanno a piedi. Mi ho capito sola io. E mi
capirebbe pure mia mamma perché lei mi ha fatto nascere dalla sua
vagina,mentre voi no.

I piedi sono molto importanti e a questo punto vi racconto una storia:
Storia dei piedi da quando furono creati fino ai giorni di oggiggiorno
I piedi nacquero a Genova già nell’uso dell’uomo primitivo che li usava
per camminarci appoggiandoli sul terreno e sui ramoscelli degli arbusti e
 divennero il mezzo di locomozione preferito dei primi gruppi familiari
dei periodi di pietra e mazzate.
Con la scoperta del motore a scoppio il piede perse un po’ di notorietà.
Il picco di famosità dei piedi si ebbe nel 1986 quando Franco,quello coi
baffi dei ricchi e poveri,soleva portare il tempo delle loro canzoni
sacre e sovrumane col tallone,prima ovviamente di spaccare chitarre
nelle costole dei colleghi durante il pogo,cosa grazie alla quale i
ricchi e poveri sono tanto noti tra noi.
Franco,aveva dei baffi ben rifiniti.Chissà se è morto. Io spero che è vivo che ha
sempre tenuto dei baffi rivoluzionari. Il suo gesto più che rimane
impresso nella mente è quando,dopo l’assolo di chitarra elettrica con
solo anulare e mignolo, di due mani diverse però,egli gridava tra la
folla Dio non esiste e Angela sempre dei ricchi e poveri si mettette a
piangere e si stracciò le mutande dalla disperazione e l’altro dei
ricchi e poveri,che nessuno se lo caca mai e nessuno manco si ricorda
che faccia tiene e manco se suona nel gruppo o fa il pubblico iniziò a
fare gli occhiolini come per dire care gente il ragazzo sta scherzando
scusate ma quello non sa cosa sta dicendo che la mamma lo pigliava con
la cucchiarella in testa quando era piccolo e ma a un certo punto Franco
 riceve una telefonata sul palco della sagra della fresella olio e
pomodoro ed era il Papa che lo scomunicò in diretta su Domenica In
durante la parte che quel ricchione fracito di Massimo Giletti parla di
argomenti che a nessuno gliene è mai fottuto un cazzo.
Poi ritornando al discorso piedi io ho detto solo cacate per comunque
trovare un’occasione per parlare di franco. franco ti amo. Canta per me.
 Sempre che canti. mo non mi ricordo bene che fai.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

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