giovedì 22 dicembre 2011

poesia natalizia french

Che cacamento di cazzo.Saluti in ufficio,il bacio obbligatorio: è Natale.
Auguri a te.
no,auguri anche a te!
 scusa buone feste ma chi sei?
Cara collega,non ti conosco e non ti voglio conoscere manco a Natale.
Collega coatta antica,
collega col french.
Mi sorprendo del tuo french non addobbato per queste feste comandate,
manco un alberello su quelle unghie di marmo,
manco un babbonatale sul mignolo
manco una decorazione di gel a dimostrazione delle festività
manco un festone glitteratto per rallegrare la compagnia.
Lo so che non mi deluderai,
che la sopresa è sui piedi.
per pochi e non per tutti.
Avrai il french dell'epifania,
le unghie a dolciume,
il carbone brillantinato,
una befana sull'alluce lucido
per abbagliare il tuo principe
che ti leverà quel cazzo di stivale di pelo con la zeppa.

mercoledì 21 dicembre 2011

odio

Odio: le persone con le magliette I love New York a New York, I love Roma a Roma, I love Madrid a Madrid.
Tuttavia: I love New York a Madrid, I love Madrid a Roma e I love Roma a New York va bene.

martedì 20 dicembre 2011

Non stiamo mai tranquilli

Quando di soppiatto t'imbocca la vicina trans in casa è logica un po' di cacca nella mutanda.
Che non la fai entrare?si però fermiamoci sulla mattonella vicino alla porta.
Che è successu mea amiga?chi ti ha fattu incassari?
Non ti incassari mai cu me che secondo me tieni la manu pesanci.
Si,cara mia vicina un po' trans un po' maschio in faccia e zizze femmina, è sempre colpa della vecchia gattara
Mi chiama stronza a me,figuriamoci a te. Di te mi ha detto che ti prendi l'ormone, pure a te di me ti ha detto che mi prendo l'ormone?io l'ormone non me lo prendo pero' mi piacerebbe l'ormone dei baffi.
Oggi in macchina mentre pensavo senza pensare, mi sono pensata a in che modo mi piacerebbe avere dei baffi,poi un attimo dopo mi ho ricordato che sono femmina.
Comunque alla vecchia gattara che mi  ha chiamato stronsa alle 17.15 le ho fatto lo strascinu.

venerdì 16 dicembre 2011

Kalispera

Visto il grande successo dello scorso anno,su canale 5 è ricominciato Kalispera con il presentatore simpatico come la merda più che mai. E' ora di rispolverare la vecchia abitudine babilonese di uscire il venerdì sera.

martedì 13 dicembre 2011

poesia decadente nell' anno 2011

Ho il mal di vivere
la macchina non mi funziona bene
io guido in avanti
e lei mi scivola indietro.
io già guido bello,
poi mi succede pure un fatto così.
Sono malata del vivere.
La vita non mi vuole,
o almeno,non a condizioni normali.

sabato 10 dicembre 2011

Viva il vintage vol.4

Lezioni di porno

Il porno vuol dire un mondo che non ci dobbiamo vergognare perché non
l’abbiamo inventato noi e quindi non è colpa nostra. Però stavolta non
diamo la colpa a Berlusconi per piacere,che sennò gli fischiano quelle
orecchie grosse a forma di parmigiano e non mi pare una cosa bella.

Le cose porno sono nate nell’età primitiva quando l’uomo che non sapeva
che fare disegnava col gesso nelle caverne delle teste di animali
squartati, degli scarabocchi che nessuno ha mai avuto la pazienza di
capire, delle figure di uomini che mettevano delle mazze in culo ai
bisonti. Così un giorno un uomo primitivo, pensando giustamente che i
fatti pornografici si facevano così, ha provato a metterci veramente una
 mazza in culo a un bisonte vero e diciamo che il bisonte non l’ha presa
 molto bene e l’unica cosa rimasta intera è stata la mazza e quindi da
quell’evento le persone si sono accorte che i bisonti non andavano bene
sessualmente. Così è iniziata la prassi delle mazze in culo alle
femmine.

La sessualità ce l’abbiamo tutti,da quando siamo nati. Tutti quanti:
maschi, femmine, zingari (senza offesa), ricchioni (senza offesa),
napoletani (con offesa), vecchi, drogati e chiattoni. Ma, lo
sappiamo,siamo dotati di accessori diversi. Proprio per non creare una
società di gente omologata che facciamo tutti le stesse cose,con i
nostri accessori sessuali diversi possiamo essere curiosi di vedere
quello che gli altri tengono dentro alla mutanda.

Le femmine dalla nascita tengono la farfallina(che comunque non è uguale
 a tutte visto che può essere:riccia,liscia,del colore che dipende dai
capelli, nuda senza peli, coi peli solo ai lati, col ciuffo a
banana,pettinata anni 80, con le ali,a cozza,invecchiata), i maschi
invece tengono la terza gamba se sono fortunati,se sono normali il pene,
 se sono sfortunati una mezza matita,se sono sfortunatissimi la puntina
per i poster,se hanno bisogno di un miracolo sembra che tengono solo le
palle. Poi le femmine tengono pure le sisette, che variano nelle
dimensioni a seconda di quanto esse vogliono bene alla madonna.

Il culo, chiamato da rai uno lato B, da rai due deretano,da rai tre fondoschiena,da rete 4 insieme di natiche, da canale 5 gheghenello ,da italia 1 portammerda (scusate,
 ma è per la par condicio) è presente sia negli uomini che nelle donne e
 mentre le donne devono acconsentire ad essere penetrate di soppiatto
nel retrostante altrimenti l’uomo diventa triste e non ti porta più a
mangiare fuori, guai ad inserire qualcosa nel salvadanaio dell’uomo
altrimenti parte al 100% di capocciata. Se ora siete un uomo e non vi
riconoscete in questa descrizione vuol dire che siete omosessuali e
dovete farvene una ragione, ok?

Agli omosessuali piace utilizzare il sedere per fare mille cose:
chiacchierare, fare il sesso, sedersi, espellere i rifiuti, fare del
vento. Per saperne di più è consigliata la visione del film western: il
buono.il brutto e il passivo.

Dal sondaggio pubblicato su famiglia cristiana condotto su un campione
di donne normali e uomini quelli formato fustino del dash con le tettine
 penzolanti è risultato che a queste due categorie come sessualità gli
piace di essere strizzata le tette ripetutamente come se fossero dei
pupazzi antistress.

All’uomo col corredo cromosomico normale XY e a quello col cromosoma
ricchione, da questo sondaggio,condotto però sulla rivista Grand Hotel
(per quelli che hanno questa rivista a portata di mano il sondaggio è
posizionato a pagina 27 sotto al fotoromanzo con protagonisti Albano e
il gorilla del crodino che in questa puntata vediamo il gorilla mettere
albano nella posizione del quattro di bastoni e amarlo
incondizionatamente e senza protezioni),…dicevo..l’uomo nella sessualità
 gli piace usare il pene come se fosse un microfono utilizzando nella
maggior parte dei casi le seguenti espressioni: “su,bella,vieni qua al
microfono fatti intervistare” oppure “ti piace il mio microfono?” oppure
 “Armando dalla regia,puoi dare una controllata al mio microfono?” dove
Armando e regia sono nomi di fantasia.

La pornografia tra le persone si può fare dentro alle case,dentro agli
alberghi,nelle macchine dopo essersi fermati un attimo dal giornalaio a
comprare il corriere dello sport,nelle dark room di alcuni locali in cui
 la gente va per chiavare senza sapere se quella cosa bella calda in cui
 sta inserendo la penalità è un sedere o è la marmitta di una vespa 50.

Ora che ne sapete di più sul mondo dell’eroticismo potete andare nel
mondo ad accoppiarvi in nome mio. Mi raccomando,massimo a coppie di 3
persone.


(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.3

Discussione sui piedi

E' importante,per la parità delle coppie di ogni cosa di cui siamo dotati
in coppia (tipo buchi di orecchie buchi di naso,buco di culo e farfallina
 avanti) e per la perfetta articolazione di noi palmipedi,che oltre che
ci accorgiamo delle mani che sono due noi ci dobbiamo accorgendo anche
dei piedi. che apparte che sono di numero due e ovviamente non lo
ripeteremo mai più, poi sono due mani messe ai piedi ed è una cosa che
nessuno che se ne vuole accorgere e che se uno nasce all’incontrario si
può sempre dire che tiene i piedi ma nella vera realtà sono le mani e
poi tiene le mani che stanno a piedi. Mi ho capito sola io. E mi
capirebbe pure mia mamma perché lei mi ha fatto nascere dalla sua
vagina,mentre voi no.

I piedi sono molto importanti e a questo punto vi racconto una storia:
Storia dei piedi da quando furono creati fino ai giorni di oggiggiorno
I piedi nacquero a Genova già nell’uso dell’uomo primitivo che li usava
per camminarci appoggiandoli sul terreno e sui ramoscelli degli arbusti e
 divennero il mezzo di locomozione preferito dei primi gruppi familiari
dei periodi di pietra e mazzate.
Con la scoperta del motore a scoppio il piede perse un po’ di notorietà.
Il picco di famosità dei piedi si ebbe nel 1986 quando Franco,quello coi
baffi dei ricchi e poveri,soleva portare il tempo delle loro canzoni
sacre e sovrumane col tallone,prima ovviamente di spaccare chitarre
nelle costole dei colleghi durante il pogo,cosa grazie alla quale i
ricchi e poveri sono tanto noti tra noi.
Franco,aveva dei baffi ben rifiniti.Chissà se è morto. Io spero che è vivo che ha
sempre tenuto dei baffi rivoluzionari. Il suo gesto più che rimane
impresso nella mente è quando,dopo l’assolo di chitarra elettrica con
solo anulare e mignolo, di due mani diverse però,egli gridava tra la
folla Dio non esiste e Angela sempre dei ricchi e poveri si mettette a
piangere e si stracciò le mutande dalla disperazione e l’altro dei
ricchi e poveri,che nessuno se lo caca mai e nessuno manco si ricorda
che faccia tiene e manco se suona nel gruppo o fa il pubblico iniziò a
fare gli occhiolini come per dire care gente il ragazzo sta scherzando
scusate ma quello non sa cosa sta dicendo che la mamma lo pigliava con
la cucchiarella in testa quando era piccolo e ma a un certo punto Franco
 riceve una telefonata sul palco della sagra della fresella olio e
pomodoro ed era il Papa che lo scomunicò in diretta su Domenica In
durante la parte che quel ricchione fracito di Massimo Giletti parla di
argomenti che a nessuno gliene è mai fottuto un cazzo.
Poi ritornando al discorso piedi io ho detto solo cacate per comunque
trovare un’occasione per parlare di franco. franco ti amo. Canta per me.
 Sempre che canti. mo non mi ricordo bene che fai.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.2

Ragazza semplice.


Cammina vestita come la puttana

Ma la mamma lo sa?

La figlia della tabaccara di età indefinita,30,40,una vecchia,chi lo sa

Passeggia di fretta con la faccia tonalità prugna

Abbinando a contrasto un rossetto rosa zompapereta

Con allegati orecchini in policarbonato inquinante

La mamma non la vede mentre esce?

Alla tabaccara ci piace di avere una figlia sgargiante

Per fare la pubblicità alla tabaccheria

Ma domani glielo dico io alla mamma che con quelle calze 30 denari

Che come caratteristica aggiuntiva luccicano come delle spugnette retine per lo sporco resistente delle pentole

 appaùra che le cosce della ragazza non si vedono bene

la figlia non pare sgargiante

ma, signora tabaccara,mettete a vostra figlia in una gabbia per le scigne

che mentre cammina pare troppo un vecchio puttanone.

ciao e ci vediamo domani per le pall mall.


(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.1

Nell'ambito dello spazio "poesia giapponese del 900" creato da me. voglio dedicare questa poesia giapponese novecentesca scritta da me alle persone che non si rendono conto.

Titolo: i scassacazzi


i scassacazzi non sanno

quanto scassano il cazzo.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

venerdì 9 dicembre 2011

I ragazzi della palestra

I ragazzi della palestra si allenano come se fosse l'ultimo giorno prima di una disturbata tra uomini primitivi
I ragazzi della palestra,rettangolari come scatole di lenticchie secche ancora da spugnare,si mettono la cintura da genio della lampada per bloccare l'ernia
I ragazzi della palestra,bassi come un popolo di nani senza polpacci, spingono i pesi come se spingessero tutto il peso del mondo,come se spingessero tutto il peso delle fesse delle loro mamme
I ragazzi della palestra,mentre alzano il peso,fanno le urla disumane come se gli stanno squartando gli intestini da dentro alla panza
I ragazzi della palestra di oggi,i futuri cinquantenni giovani di muscoli ma con la uallera a portafoglio nella mutanda.

martedì 6 dicembre 2011

La sacchetta di plastica

La busta di plastica sul ciglio della strada, nella gente a tipo me, fa lo scompenso emozionale.
Sacchetta della strada, tutta stracciata, che sott'occhio mi sembri un animale morto e io da lontano dico no non devo guardare e però ammentre lo dico nel frattempo guardo, e poi mi avvicino un altro poco e dico marò speriamo che non è morto sennò svengo e premo col piede sull'accelerazione e faccio l'incidente dentro al guardrail e la gente mi suona dietro, e poi mi avvicino vicinissimo e vedo che non sei morto e vedo che non sei neanche un animale ma soprattutto vedo che sei di colore azzurro,quindi manco a dire un animale azzurro. va bene,lo so. comunque a causa delle buste ho abbracciato il vegetarianesimo.
spero che un giorno creino le scarpe di seitan.

lunedì 5 dicembre 2011

Ad una scrittrice di oggiggiorno.

Ragazza bambina
Che già da bambina facevi la ragazza
Ma poi se diventata ragazza e hai rimasto bambina,
E mo ti fai in culo.
Ragazza bambina
Che scrivi i romanzi di chiavare
In cui chiavi sempre tu
Che da bambina parlavi di chiavare
E mo sei ragazza ma sembri una bambina
E non smetti mai di dire le cose di chiavare
Non mi piaci
Ma non perchè sei bassa
Perchè io a quelle basse le voglio bene a come dei pupazzi
Non mi piaci perchè parli sempre del chiavando
E quando dici altre cose
Io penso sempre che sotto sotto vuoi parlare del chiavando
E poi magari vai chiavando
E non sei credibile come quando scrivi del chiavando
(per quanto il tuo chiavando scritto possa essere credibile)
Puoi pure andare in tv a fare i tarocchi a roberto baggio,
Non sei credibile
Sarai sempre e resterai
l'eterna peter pan del chiavando.

venerdì 2 dicembre 2011

trasloco

Trasloco
di piattaforma
un nuovo blog
tutto bianco
che schifo
brutti i bianchi
meglio i negri
tutti ricci
il pene lungo
cantano bene
vincono le corse
bravi i negri
i cinesi invece non lo so
non vincono mai niente
io manco vinco niente
e infatti sono gialla.
Fatemi vincere qualcosa,
un viaggio nell'agriturismo,un fatto di annabella di pavia,il cesto dei prodotti,due gettoni di ferro,una gallina ovaiola,non lo so,vedete voi.
Pure una cosa poco
basta che vinco.
Io non vinco mai niente,io perdo.
Anzi,facciamo una cosa
facciamo che chi perde vince?