martedì 31 gennaio 2012

Allarme freddo

C'è l'allerta generale dell'allarme freddo che un vento verrà dal polo nord a gelarci sulle orecchie.
io,essendo che sono sempre informata,ho ascoltato molti consigli dai migliori esperti di freddo climatico e ora ve li dico per non farvi morire come un bastoncino findus,per quanto possa essere una morte dignitosa e con gusto.

Prima di tutto,dirigetevi nel rifugio antigelo che avete preventivamente costruito sotto terra con del coccio e del pagliericcio sintetico e iniziate a mangiare i broccoli (sentito su canale 5) che avete messo da parte negli anni.Lasciarli fermentare nella pancia per sprigionare aria mortifera e occludere qualsiasi foro del vostro rifugio con delle carote di stagione o carotine in scatola che avrete già provveduto a tirare fuori dalle lattine bonduelle.
Cospargetevi il corpo di grasso di rognone e indossate tute di lycra tutto un pezzo e taglia unica in modo da sigillare qualsivoglia esposizione del vostro corpo all'aria.
Disponetevi a cerchio e prendetevi a paccheri col vicino alla vostra destra indossando dei guanti di pelle di montone con inserti di cartilagine in modo da creare dei piccoli ematomi che facilitino la circolazione del sangue.

basta, niente più.

ci sentiamo tra una settimana per sapere chi è sopravvissuto grazie a me che faccio questo servizio pubblico d'informazione.

lunedì 30 gennaio 2012

diritti umani

ho tutto il diritto di farmi dei tatuaggi col pennarello sulle mani e di andarci al lavoro.

mercoledì 18 gennaio 2012

Zumba: risolto il mistero.

Risolto il mistero di cos'è questo Zumba nella palestra .
Zumba sarebbe che devi far finta di essere a Santo Domingo e che sei una prostituta dentro a una dance hall di contrabbandieri di sigarette.

La tecnica del ballo è quindi strutturata in due caratteristiche:
movimento roteatorio del bacino per far prendere aria alle zone vaginali,
gesto delle mani di non è la rai per fare il cuore che batte.

 Stavamo io, l'insegnanate sicuramente con problemi alla tiroide, una signora con la uallera alla pizzaiola, don lurio con la labirintite e una ragazza con una crisi vagale. Un bel gruppetto.
Per la prossima lezione chiamo le telecamere della vita in diretta.

giovedì 12 gennaio 2012

il circolo vizioso

benzinaio che ti chiedo di gonfiarmi le ruote
e mi dici devo fare pipì
e io ti dico poi appena finisci di fare pipì me le gonfi le ruote?
e tu stai pensando alla tua pipì e non mi senti e poi non torni
io ti schifo
io manco le verrei a gonfiare le gomme da te
infatti si sgonfiano proprio perchè da te non ci voglio venire
e allora cammino rasoterra facendo le scintille con la carrozzeria
maronna quanto ti ho schifato stamattina
tu avresti dovuto gonfiarmele invece così non sarei più venuta
sei uno scemo.
e se non fosse stato per il benzinaio ragazzino
che mi ha visto che tenevo il gonfiatore in mano come il serpente a sonagli
mentre ti mandavo i morti a te e a tutta la razza tua
io stavo ancora là ad aspettarti
mentre ti sgrullavi la capocchia della prima pipì del mattino.
vaffanculo a te e a soreta.

mercoledì 11 gennaio 2012

Zumba

ieri prima ho fatto pilates, poi la sauna, poi sono diventata Madonna.
(una delle tre non è vera).

l'istruttrice di pilates è chiatta,questo vuol dire che pilates non serve a un cazzo.
Dopo la lezione ha chiesto se volevamo fare ZUMBA.
Io mi ho meravigliato.
Che brutta parola ZUMBA.
Secondo me uno sport che si chiama zumba è una cosa che fa schifo. tipo zumba per me è la corsa coi sacchi della munnezza. oppure un fatto che mentre fai aerobica ti meni la merda per faccia.
oppure devi pigliare a mazzate con la cucchiarella sporca di ragù la tua vicina coi calzini di spugna. oppure devi saltare a piedi uniti in un percorso ad ostacoli fatti con le scarde di cesso.
oppure,quasi sicuramente, potrebbe essere un modo per dire di chiavare.
uè bella,facciamo zumba.

domenica 1 gennaio 2012

Viva il vintage vol.9

Appello ai controllori delle ferrovie dello stato sulla linea roma-napoli

Ciao controllori,fatemi stare tranquilla,non passate a controllare i
biglietti. Tanto ce lo facciamo questo sfaccetta di biglietto,lo sapete.
E soprattutto se vedete questo signore scostumato che vi dice che lui tiene l’abbonamento,credetegli. Perpiacere.
Perchéesso mentre si mette a cercarlo vi bestemmierà a voi,i vostri
parenti,tutta la vostra razza e la vostra discendenza che ancora deve
venire.
Poi lo troverà con l’aiuto di tutti i santi martiri che nel frattempo avrà chiamato.
Ed infine ve lo mostrerà con aria di sfida dicendovi che è a vostra moglie che non dovete credere,mica a lui.
Che voi state pieni di corna,che avete problemi di cazzo e che bisogna
erigere un muro tra noi e la calabria perché in calabria nessuno crede a
 niente.
Quando ve ne sarete andati si gratterà le palle,si rimetterà a sedere
(continuando a palleggiarsele) e chiuderà gli occhi dopo comunque
essersi assicurato se tengo abbastanza zizze da guardare(no,non ne
tengo) cercando il prossimo motivo,cari controllori,per farvi una
chiavica.
L’aria condizionata non funziona. Eccolo.
Vi prego. Aiutiamoci.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.8

Come uscire dal tunnel

mantra del giorno: le tette delle altre non mi fanno paura.

spiegazione scientifica: le tette sono escrescenze pettorali
che succedono alle femmine,non a tutte però,diciamo solo a quelle
fortunate e la cosa mette paura se una è meno fortunata delle altre. Poi
 esse sono relative cioè dipendono dall'occhio che le guarda e se una vi
 sembra fortunata, per qualcun altro lei non lo è e viceversa. Le tette a
 pera non piacciono sempre, quelle rotonde mediamente piacciono a tutti,
 quelle lunghe piacciono ai vecchi che amano le vecchie o ai giovani che
 amano le vecchie ma se ne riscontrano pochi casi di gente normale o
malata. Mediamente ai fidanzati piacciono le tette delle proprie
fidanzate e se si ha un fidanzato maschio con le tette, mediamente esse
anche se sgraziate dovrebbero piacerti visto che lui è il tuo fidanzato.
 io se fossi in te lo lascerei. Ma comunque sono uscita fuori traccia
visto che volevo parlare solo di quelle delle femmine.ciao.la prossima
volta parlo del pene, che è più giusto.

se invece non riuscite a recitare il mantra e volete distrarvi un pò guardate qui

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.7

MARIA POLPETTA

Maria Polpetta

tu sei un essere vivente

che lo so che anche gli altri cani sono esseri viventi

ma tu sei più vivente degli altri.

Tu mi hai voluto bene da quando mi hai visto

e mi hai abbracciato subito

senza sapere se ero una delinquente o no

oppure una persona poco perbene

o una meza scema.

Spero che possiamo essere migliori amiche.

Tu non sai ancora leggere

perchè sei ancora un cane

e poi sei pure femmina

e devi aspettare il femminismo dei cani prima che vi emancipate

però questa poesia è per te

spero che la leggerai

quando ti impari.

ciao.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.6

Trattato sull'acqua che cade

La pioggia ci serve a ricordarci che ci dobbiamo lavare. Filosoficamente
chi c’ha l’ombrello già si è lavato a casa e quindi va bene puoi andare
tutt’apposto,chi non tiene l’ombrello invece la pioggia ci fa la lavata
di capelli e la lavatrice.
La pioggia ci ricorda pure che abbiamo fatto qualcosa di male. Infatti ci sputa.
La pioggia ci può anche morire a noi. Non dobbiamo metterci negli alberi a
 parlare a telefono che ci viene l’interferenza col fulmine e si attacca
 il fulmine al ripetitore e si crea un triangolo fulmine-ripetitore-noi e
 ci esplodiamo come se si staccano tutti i pezzi da noi,una
disintegrazione diciamo per colpa degli operatori telefonici.
Io la pioggia mi metto paura.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)

Viva il vintage vol.5


In questi giorni dell’assenza ho imparato ad essere un po’ della Romania
dell’etnia zigana che uno li vuole dire zingari se nessuno si offende,ma
 penso di no.
Ora scriverò un pò di storie nella lingua di questo mondo zingaro:

1. bella,io c'elare o custume che sono comprato l’ano scorso ,che quando sono andata
 o negozio steva chiuso e ho detto vicino a quello che si è uomo e si
tiene o sangue ind o cazzu io lo accido dendro alla spassatura, stronso.

Oppure:
2.andiamo a buttare a spassatura, bella? io sono fatta la passiggiata fino a
l’escìta che sono fumata la sigaretta e sono fatta pure quello gioco che
 fa così, che un signore è detto vicino a me si scendere di fare gioco e fare andare o
 banbino e manco detto grazie,stronso. Vafanculu.

Oppure:
3.bella, lui mi è detto a me che io c'elare o cuore puro come o diamante ma ne
lo servello, bella,io sono pazza,io sono fatta la cattiva con lui o
albanesge che mi piace di dare i schiaffi dire parolaccia como stronso
vaffanculu a sòreta, stronso.

E mo scrivo nel modo italiano per dire che quando oggi sono tornata col
treno dentro alla carrozza siamo rimasti io e un ragazzo,che la mia
amica andava a vedere se riusciva a fare cacca penso, e comunque questo
ragazzo mi dice che tenevo una cosa sotto la scarpa ma io mi ho
abbassata la testa per vedere e non tenevo niente. allora mi dice che ce
l’ho sotto al piede e io mi tolgo la scarpett e alzo il piede  e lui allunga la mano e mi tocca sotto al piede. Io mi ho saltata come a dire uèèèèèèèèèè ma come che mi tocchi i piedi  poi
 apre la mano e caccia un adesivo dei fazzolettini per chiuderli che io
impossibile che lo tenevo sotto al piede,ha fatto troppo un feticismo.

Lui era un feticismo della specie che trova la scusa per mettere il dito
nei piedi,ma poi dico io pure se tenevo una cosa che ti metti a toccare i
 piedi della gente nei treni? fai schifo,sei un feticismo del piede del
treno.
Tu e quello che vende i calzini.

(ndr. "Viva il vintage" è lo spazio fashion in cui ricopierò paro paro le cose dal vecchio blog, cari affezionati e care persone ostili.)